La Regione Marche si caratterizza da sempre per una forte connotazione artigiana, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, infatti i nostri artigiani producono prodotti unici che spaziano dal settore del vetro, dalla ceramica, al legno, passando per la carta, tutti settori che caratterizzano fortemente la nostra regione.
Di seguito, prima dei video dell’Assessora Bora, il contenuto testuale dei video stessi:
“La Giunta regionale è consapevole che il motore dell’economia marchigiana è rappresentato dall’artigianato che ne è anche uno dei simboli più belli. Quindi proprio per questo abbiamo cercato di identificare in tutto il mondo, i prodotti dei nostri artigiani marchigiani rispetto a qualsiasi altro prodotto realizzato in altre regioni italiane e non solo. Chiaramente questo tipo di attività va non solo supportato ma va in qualche modo identificato, cercando di far capire all’acquirente o al turista che dietro all’acquisto di un manufatto c’è la storia di un territorio e quindi è importantissimo questo percorso che le associazioni di categoria stanno cercando di fare collegando l’artigianato al turismo esperienziale e sono convinta che si tratterà di un approccio virtuoso.
La Regione Marche si caratterizza da sempre per una forte connotazione artigiana, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, infatti i nostri artigiani producono prodotti unici che spaziano dal settore del vetro, dalla ceramica, al legno, passando per la carta, tutti settori che caratterizzano fortemente la nostra regione. Il loro essere interconnessi e fortemente creativi, rappresenta un grande punto di forza per l’economia della nostra regione, una forza che spesso non viene compresa appieno. La Giunta Ceriscioli ha cercato di sostenere in tutti i modi, nonostante le difficoltà di bilancio, il settore dell’artigianato artistico e l’ha fatto contestualizzandolo nel mondo in cui viviamo, un mondo che è più globalizzato, e dove le attività di marketing digitale rappresentano un fattore complessivo molto importante. Insieme alle associazioni di categoria abbiamo pensato di puntare tutto sul marchio 1M che identifica in modo unico le produzioni artigiane artistiche e l’abbiamo fatto anche con incentivi economici. Abbiamo cercato anche di capire che potesse rappresentare un valore aggiunto per gli artigiani che in qualche modo rappresentano le caratteristiche previste da questo marchio e di collegarlo con un turismo esperienziale, perché crediamo che quel prodotto unico che il turista acquista porti con sé tutta una serie di ricordi legati al territorio in cui il prodotto viene fatto e alla cultura della regione.
La legge 20 ha trovato la copertura anche quest’anno, nonostante le difficoltà di bilancio anzi, alla luce dell’emergenza Covid19, abbiamo ritenuto opportuno fare alcune modifiche nella percentuale dei contributi a fondo perduto, siamo passati dal 40% al 60%. Ma sopratutto abbiamo intercettato quelle che erano a nostro avviso alcune esigenze mutate da parte del mondo artigiano, come la necessità ad esempio di dotarsi di un sito internet, piuttosto che di una piattaforma e-commerce e di potersi avvalere di un aiuto di professionisti per avviare attività di marketing efficaci e quindi cercare di coniugare il saper fare con tutta quella parte del digitale che abbiamo già cercato di affrontare con la legge 25 del 2018, e cioè nell’approvazione della legge regionale Impresa 4.0 che era un pò la nostra via marchigiana alla quarta rivoluzione industriale, la rivoluzione del digitale.”